
Le borse hanno risposto positivamente all’atteso e già scontato rialzo dei tassi di interesse statunitensi deciso dalla Federal Reserve Usa per la prima volta dopo quasi dieci anni di cali e ben otto di tassi a zero (in allegato il testo dello statement per la conferenza stampa del governatore Janet Yellen e le previsioni economiche del board Fed). Ma questo non significa che tutti i problemi siano stati superati. Perché la ripresa che c’è è debole, perché incombono rischi, perché i Paesi in via di sviluppo sono già in difficoltà e l’Europa è ancora debole e in convalescenza.
Da qui la necessità di spingere con ottimismo il pedale della volontà, continuando a lavorare per irrobustire la ripresa (ma certo bisognerebbe cambiare politica economica e dare vita a una campagna massiccia di investimenti pubblici), e nello stesso tempo di mantenere ben pigiato anche il pedale della ragione, capendo quali sono i punti critici sui quali riflettere nel momento in cui dopo otto anni i tassi Usa tornano a crescere.
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