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Roberto Seghetti

Tsipras e Merkel, Bce e Padoan, nell'Europa dei sonnambuli si pensa al puntiglio e non si vede l'orizzonte comune

Ancora un accordo con ambiguità per la Grecia. Scontro diretto tra il ministero dell'Economia e la Bce che rilancia sull'Italia tesi superate e posizioni poi modificate in sede Ue.

Occupazione, prezzi e clima di fiducia consigliano di restare con i piedi per terra

A marzo il tasso di disoccupazione è tornato a crescere dopo i cali registrati a dicembre e a gennaio e la lieve crescita a febbraio. In particolare, a marzo il tasso di disoccupazione è aumentato di 0,2 punti percentuali arrivando al 13 per cento.

Leva: "Le iniziative per la riforma della Giustizia rincorrono troppo il consenso e sono poco efficaci"

Immaginare che la lotta alla corruzione si possa svolgere solo ed esclusivamente con un aumento delle pene ed un allungamento della prescrizione è una illusione. I reati contro la PA andrebbero perseguiti con strumenti investigativi come quelli in vigore per combattere la mafia. E in ogni caso non ci sono scorciatoie: bisogna accorciare i tempi del processo, rendendo più efficiente la macchina della giustizia, con pena certa, che produca effetti, rimuovendo la differenza tra pena edittale, pena comminata e pena effettivamente eseguita.Sarebbe utile, per esempio, introdurre alcuni termini di fase relativi alle indagini preliminari.

Di fronte ai mercati finanziari siamo tutti un po' greci. Ce lo ricordano gli annunci, gli inviti e i timori di Fed, Boe e Bce.

Da indiscrezioni sfuggite per caso si è scoperto che la Bank of England ha deciso di studiare gli effetti di una possibile uscita della Gran Bretagna dall'Europa; Draghi invita tutti a fare in fretta le riforme; Yellen annuncia il rialzo dei tassi. E tutti guardano con apprensione alle ripercussioni sui mercati.

Visco, la ripresa c'è, ma va alimentata, il Qe va mantenuto fino in fondo e bisogna fare uno sforzo per l'occupazione

"Esiste il rischio, particolarmente accentuato nel Mezzogiorno – ha chiarito Visco - che la ripresa non sia in grado di generare occupazione nella stessa misura in cui è accaduto in passato all'uscita da fasi congiunturali sfavorevoli". Le riforme delle pensioni hanno aiutato il controllo dei conti pubblici. Poca innovazione, corruzione, burocrazia, fisco e formazione insufficiente: ecco i limiti da superare per incentivare la produttività del Paese.

Draghi mantiene il piede sull'acceleratore e dimostra l'infondatezza delle tesi sostenute dai fautori della cinghia stretta a ogni costo

La Bce tiene fermi i tassi e prosegue il quantitative easing. L'inflazione si muove, la crescita pure. Ma le previsioni sono meno positive di quanto previsto a marzo. E uno studio della Bce dimostra che i risparmiatori tedeschi ci guadagneranno.

Imposte: quali sono le reali possibilità che si ottengano flessibilità in Europa, tagli strutturali di spesa e crescita più alta perché Renzi possa fare ciò che ha promesso.

A rigore, l’Italia non potrebbe spostare l’obiettivo di medio termine, e cioè quello di raggiungere un saldo strutturale a zero nel 2017 e anche un indebitamento nominale a zero nel 2018. Tanto più che a causa della cattiva congiuntura prima e delle riforme approvate poi l’Italia ha già usufruito di una certa flessibilità nel 2015 e già anche per il 2016. Nel 2016 inoltre dovremmo, in base alle regole, cominciare a ridurre il debito superiore al 60 per cento del Pil di un ventesimo l'anno. Vi sono margini, ma non facili da ottenere.

Il Sud ha problemi antichi, ma il governo ha disatteso le promesse e fatto poco o nulla

I dati drammatici contenuti nel rapporto della Svimez nascono da problemi antichi. Ma un'interpellanza presentata da alcune decine di deputati Pd ricordano anche i ritardi e le disattenzioni del governo, invitando Renzi ad accelerare l'investimento dei fondi europei rimasti colpevolmente nel cassetto.

Le chiacchiere su Corbyn-Blair come se fossero in gioco terza via o socialdemocrazia sono una caricatura: quel capitalismo e quella socialdemocrazia non esistono più. Il mondo ha di fronte sfide nuove.

Migrazioni di massa, la robotica applicata ai servizi e cambiamento della struttura produttiva e del lavoro, il cambiamento climatico, il superpotere della finanza, le armi automatiche gestite dall'intelligenza artificiale: il confronto tra Terza via e vecchia socialdemocrazia era un problema negli anni Novanta e a cavallo del nuovo millennio. Ora è storia. Davanti ci sono nuovi problemi. E la necessità, per i progressisti, di trovare nuovi progetti per affrontare il futuro. Pensare di poter governare l'oggi con le ricette messe a punto per il mondo di ieri è senza senso.

Industria 4.0: l'Italia ha grandi possibilità, dice Bruno Bossio, pensando all'esperienza dei distretti e anche al Sud. Ma ci vuole un progetto di politica industriale.

In Italia ci sono come sempre luci e ombre. La luce è quella che si è potuta vedere anche all’ultimo Smau: dal 2013 alla seconda metà del 2015 c’è stato un raddoppio delle iscrizioni al registro delle imprese innovative. Lo dimostra l’ultimo report di Infocamere. Il Paese è dunque abbastanza allineato come numero di start up innovative. Ma il punto vero è che il resto delle imprese è molto arretrato. Si può riprendere l'esperienza dei distretti, ma mettendoci dentro l’innovazione digitale e soprattutto l'Internet of Things. Spingere molto sul network e lavorare con strumenti di incentivi e defiscalizzazione legati all’innovazione.

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