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Roberto Seghetti

La frizione delle banche centrali funziona poco, l'iniezione di liquidità non finisce in consumo

L'investimento finanziario produce guadagni non paragonabili per velocità e quantità con quelli nella manifattura o nell'agricoltura, e dunque gran parte della liquidità immessa nel sistema finisce in speculazione; il cambiamento dell'assetto produttivo e del lavoro, con il timore per l'occupazione; la crisi dei paesi emergenti; il logorio del welfare nei Paesi europei: sono diverse le cause che impediscono la ripresa forte dei consumi delle classi medie nei Paesi avanzati e nei nuovi Paesi emergenti.

Lavoro, investimenti, equità: le proposte della sinistra Pd per migliorare la legge di stabilità

Lotta alla povertà, finanziamento dei nuovi livelli di assistenza, piano per recuperare il dissesto idrogeologico invece di togliere la casa anche al terzo più ricco dei proprietari; non abbassare il tetto per l'uso del contante; recuperare miliardi di euro con le proposte Nens sulla riduzione dell'evasione Iva e utilizzo di questi fondi per il Sud, la riqualificazione edilizia, il sostegno alle persone che assistono familiari con handicap. Così come si deve ridurre il costo del lavoro invece di abbassare solo le tasse sui profitti delle società.

Il G20 chiude le stalle dello shadow banking, ma i buoi sono fuggiti da tempo. Bisogna ripartire dall'idea che le regole sono utili.

Decisa una stretta di regole e vigilanza sulle attività di credito e di finanza svolte al di fuori dei sistemi bancari tradizionali. Ma secondo il rapporto 2015 del Financial stability board (in allegato il testo integrale) solo il sistema bancario ombra nei principali 26 paesi del mondo muove già attività per 36 mila miliardi di dollari, gli Other Financial Intermediaries ne muovono 68 mila. Mentre l'attività del sistema tradizionale, vigilato e sempre più regolato, ammonta a 135 mila miliardi di dollari.

Cinque punti critici sui quali riflettere dopo la decisione sui tassi presa dalla Federal Reserve Usa

Dalla consistenza dei debiti in una economica globale largamente "dollarizzata" all'inflazione congelata, dai debiti delle famiglie a quelli dei governi, fino alla debolezza e ai rischi di una ripresa caratterizzata da un forte aumento delle differenze sociali, da bolle sui titoli ad alto rischio, da fenomeni di deterioramento dell'occupazione. In allegato i documenti per la conferenza stampa di Janet Yellen e le proiezioni economiche della Fed.

Italia in deflazione di nuovo. Qui servono investimenti per rilanciare crescita, occupazione e consumi, non basta parlare di sconti fiscali.

Nel mese di febbraio 2016 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e dello 0,3% su base annua (era +0,3% a gennaio). L'Italia rischia di finire nei guai se il governo, come ha detto la sinistra del Pd a Perugia, non smette di pensare solo che basti ventilare un abbassamento delle tasse per rilanciare la crescita, l'occupazione e i consumi e non adotta invece anche una robusta politica di investimenti pubblici e privati capaci di rinnovare e rafforzare le infrastrutture, di sostenere il Sud e di fertilizzare nuove imprese nei settori più avanzati.

Le coop fanno fatturato e occupazione, dimostrando che si può fare bene anche se non si sposa il modello liberista

I dati presentati dalla Confcooperative sono chiari: 66 miliardi di fatturato e 48 mila occupati in più negli anni in cui l'economia tradizionale ha distrutto posti di lavoro. Dalla trentanovesima assemblea nazionale la proposta di una staffetta generazionale pagata con il contributo delle imprese. In allegato la relazione integrale del presidente Gardini.

Prima ancora di Brexit, Fed, Boj e Bce paventavano già un lungo periodo di crescita stagnante

La Bank of Japan ha rinviato ogni revisione dei tassi, proprio come ha fatto la Federal Reserve. Ed entrambe le banche centrali hanno presentato previsioni di crescita a dir poco debole, con inflazione verso lo zero (in allegato i testi delle previsioni, delle dichiarazioni dei presidenti, delle decisioni di politica monetaria). La Bce con il bollettino economico (in allegato) conferma che anche in Europa, oltre a Brexit, la preoccupazione riguarda la crescita debole e insicura. Nella foto il presidente della Boj, Haruhiko Kuroda

L'Ocse certifica: aveva ragione il Nens, l'Iva è l'imposta più evasa. Ma il governo ha fatto poco. Eppure le proposte per intervenire sono note da tempo.

In allegato il rapporto dell'Ocse sul funzionamento delle agenzie fiscali e la presentazione che ne è stata fatta alle Camere. In allegato anche lo studio del Nens presentato nel 2014 con l'indicazione di tutti i modi usati per evadere l'Iva e delle iniziative da prendere per intervenire. Il governo ne ha adottate solo un paio ed è con quelle che ha recuperato qualcosa. Per il resto ha pensato a scudo fiscale, alzare la soglia del contante e da ultimo, con l'ennesima proposta del viceministro Zanetti (appena passato nelle file di Verdini), a una rottamazione del non riscosso, cioè alla solita strada che porta al colpo di spugna.

Un altro stillicidio di dati in grigio. Più che in ripresa l'Italia sembra un malato in incerta convalescenza dopo la crisi degli anni passati

Dopo ordinativi e fatturato in calo anche produzione industriale e commercio. Bce e Istat prevedono ancora una fase in grigio, se tutto va bene. In allegato i testi integrali del bollettino economico Bce, della nota congiunturale sulle prospettive dell'economia italiana e delle rilevazioni dell'Istat sulla produzione industriale e l'Indice Markit sulle vendite al dettaglio.

La frenata del Pil gela Renzi: altro che bengodi, la legge di stabilità sarà durissima da fare e sulla destinazione delle poche risorse sarà battaglia

Crescita zero nel secondo semestre (in allegato la nota dell'Istat). Prezzi ancora in calo (in allegato la nota dell'Istat). Per il 2016 il Pil si prevede molto al di sotto dell'1,2 fissato nel Def. I rapporti tra deficit, debito e Pil potrebbero impennarsi. poche risorse. E sarà battaglia sulle spese sociali. Resta il bacino dell'evasione fiscale dove si potrebbero attingere miliardi di euro. Ma il governo pensa solo all'ennesimo condono per gli evasori che hanno esportato capitali all'estero.

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